Giorni Tossici: Da Sanpa a Christiane F, da Fabio Cantelli a Nikki Sixx, la cultura dell’eroina è tornata di moda?

Di Federico Traversa

Pare che nel 2021 l’eroina sia tornata di gran moda, perlomeno in tv o negli scaffali delle librerie. E lo ha fatto con una serie di proposte interessanti e profonde, nonostante le loro innegabili diversità. Prima è stata la volta di Sanpa, la docu-serie sulla celebre e controversa comunità fondata da Vincenzo Muccioli, di cui ho già ampiamente parlato su questo spazio (https://www.chinaski-edizioni.com/2021/02/sanpa-luci-e-ombre-di-vincenzo-muccioli/). Poi è uscito “Sanpa – Madre amorosa e crudele”, illuminante opera letteraria del dandy narcoticamente cosmico Fabio Cantelli, che di Muccioli e della sua comunità è stato ospite, portavoce e grillo parlante. Un testo poetico, visionario, crudo e scintillante quello di Fabio, tipico degli estrosi senza pelle, che sentono troppo e forse male, ma quando quel troppo lo trasmettono agli altri sanno emozionare e affondare nella carne come schegge di vetro. Quindi è arrivata su Amazon Prime la serie remake “Christian F e lo Zoo di Berlino”, quarant’anni dopo il celebre film tratto dall’altrettanto celebre libro, ossia la storia di questa ragazzina tedesca sedotta, insieme ai suoi giovanissimi amici, dalla “quiete sotto la pelle”, parafrasando ancora Cantelli. Una serie strana, che all’inizio quasi infastidisce nel “glamourizzare” l’eroina e i suoi cliché ma andando avanti con le puntate trova una sua cifra espressiva che riesce a emozionare e disturbare – sospetto più noi negli “anta” che i ragazzi che oggi hanno l’età che allora aveva Christiane – ma di certo non lascia indifferenti. E poi, last but not least, c’è lui: Nikki fottuto Sixx e suoi “The Heroin Diaries”, che abbiamo riportato in Italia per un’edizione del decennale più ricca e aggiornata trovandoci, un po’ a sorpresa, tra le mani un best seller, che sta persino superando il già incredibile successo della storica prima edizione.

La cosa mi riempie di gioia perché si tratta di un volume di rara intensità, assolutamente unico nel suo genere, uno di quei libri che se ti capita di leggere poi te lo ricordi tutta la vita. Ancor più sorprendente è che a scrivere una così innovativa opera letteraria sia stato il bassista e leader di una delle rock band più sregolate, pazze e sfrontate della recente storia della musica: i Motley Crue. Voglio dire, un libro di tale profondità te lo saresti aspettato da un Bob Dylan, un Jim Morrison o, che so, un Eddie Vedder. E invece Nikki ha stupito tutti, a partire probabilmente da se stesso. “The Heroin Diaries” è, per certi versi, il libro giusto al momento giusto. Definito dalla stampa americana “uno dei memoir rock più belli di tutti i tempi”, è entrato direttamente in top ten nelle biografie più vendute anche qui in Italia, tallonando titoli blockbuster come quelli di Obama e Carlo Verdone Una cosa impensabile per una pubblicazione di questo tipo. Ma non è per questo che si tratta del libro giusto al momento giusto. Vedete, in un periodo in cui si sta tornando a parlare, e tanto, di eroina, i diari di Sixx rappresentano una testimonianza brutalmente onesta e sincera per comprendere le dinamiche mentali che si agitano dentro chi soffre di una qualche dipendenza. E vedere che a cadere sono anche rockstar miliardarie protette dal paracadute dei soldi e della fama, rende il tutto ancora più sinistro e pericoloso. Un monito importante per evitare di fare cazzate. Quando una rockstar miliardaria ti racconta che, mentre tutto il mondo lo ama alla follia e affolla i suoi concerti, lui se ne sta nascosto nello sgabuzzino in paranoia, con un ago del braccio, armato fino ai denti e vedendo mostri uscire dai muri, capisci forte e chiaro che il party con la roba è un gioco sempre a perdere, anche se ti chiami Nikki Sixx, ha il conto in banca a nove zeri e file di ragazze stupende che vogliono solo sparpagliare i capelli sul tuo ventre.

Annovero certamente questo libro tra le letture più brutali, appassionate e, passatemi il termine, sconvolgenti che mi sia capitato di leggere. E sono felice che oggi sia diventato un testo fondamentale per il percorso di recovery di molti, a partire da Nikki, che ormai è pulito da oltre 15 anni e nel libro racconta delle tante persone che negli anni gli hanno confessato di aver incominciato il proprio percorso di recupero proprio dopo la lettura del suo libro.

Non so se vedere il documentario su Muccioli, la serie sui ragazzi dello Zoo di Berlino oppure leggere i libri di Cantelli e Sixx possa aiutare davvero chi è invischiato nelle varie dipendenze. Ma di una cosa sono certo: aiuta tutti noi a capire un po’ più a fondo il mondo delle tossicomanie, a partire dalle dinamiche che le abitano e regolano. Che non è cosa da poco.

E poi, Cantelli e Sixx scrivono da dio.

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