CANNAPLASTICA E NON SOLO: LA RIVOLUZIONE GREEN ARRIVA A TORINO

Non facciamo in tempo a scongiurare una disgrazia che ne incombe un’altra. Tempi duri nell’Italietta targata 2-0-1-9. Mentre con un colpo di coda rispettabile e apprezzato il Sindaco di Torino e il Presidente della Regione Piemonte impediscono all’editore fascistello a caccia di notorietà di esporre al Salone del Libro, ecco il Ministro degli Interni focalizzare il suo odio sulla canapa light, i grow shop e tutto l’indotto legato alla cannabis legale. Al solito lui, da immenso statista, va in controtendenza anche rispetto al suo sodale Trump che, a dispetto di qualche slogan pre elettorale, a toccare un mercato così florido non ci pensa nemmeno. Eh sì, perché i reazionari Stati Uniti, su questo argomento, sono anni luce avanti a noi: l’hanno legalizzata da qualche tempo, e non solo in versione light, con più di un beneficio: vari Stati fatturano tantissimi soldi grazie alle tasse e, udite udite, il consumo di cannabis fra i giovani compresi fra i 12 e i 17 anni è sceso dello 0,42%.

No, questo non lo dico io, è documentato e spiegato dettagliatamente nel libro “Canapa Una Storia Incredibile” del giornalista e direttore di Dolce Vita Magazine Matteo Gracis, che in Chinaski abbiamo pubblicato qualche settimana fa e che sta andando fortissimo. E per mille ragioni. La più importante è che fa informazione vera. Ci spiega, ad esempio, perché questa pianta dai mille utilizzi – e vi assicuro che quello prettamente ludico è davvero il più risibile – a un certo punto venne messa al bando e si scatenò una campagna violenta con l’intento di demonizzarla; una campagna denigratoria e priva di fondamenti scientifici seri finanziata dalla lobby della carta, dalle case farmaceutiche e dall’industria legata alla plastica!

Sì, ho proprio detto plastica. Se ne parla tanto ultimamente, stiamo letteralmente soccombendo sotto tonnellate di plastica. Isole grandi come la Francia stanno devastando i nostri mari. Per non parlare dei fiumi. I nove più grandi fiumi del mondo stanno soffocando fra rifiuti, plastica e derivati della stessa. Chiedete all’esploratore Alex Bellini, che con il progetto 9 Rivers 1 Ocean sta cercando di sensibilizzare il mondo sul problema.

Ebbene, Gracis ci spiega come la canapa sia un’alternativa a impatto zero alla plastica. Sì, avete capito bene! L’80% degli scarti di lavorazione delle fibre di Canapa sono costituiti da cellulosa, materia prima necessaria alla produzione di bioplastica. E in alcune parti del mondo se ne sono già accorti. In Cina ci sono aziende che lavorano in questo senso. La cannaplastica si sta affermando nel campo delle produzioni d’avanguardia di materiali per l’arredamento, di imballaggi e giocattoli. E come mai piace così tanto? Perché è completamente atossica.

Questa potrebbe essere una rivoluzione, l’inizio del salvataggio in extremis del nostro povero ‘pianeta blu’, come lo chiama l’amico Omar Pedrini. Se la vedo lo dico anche a Greta Thunberg; oppure fatelo voi, se la incontrate.

Ricollegandoci all’inizio, con la storia del Salone del Libro, e tenendo ben a mente quello che vi ho appena detto, ci sono due motivi quindi per rallegrarsi e andare a Torino. Il primo è che l’aria sarà più salubre, essendo stata privata di chi fa apologia del fascismo. Il secondo, decisamente più propositivo, è che Matteo Gracis sarà al Salone a presentare il suo libro, e le cose che vi ho appena accennato ve le spiegherà in maniera più esauriente e approfondita.

Andatelo a sentire. Sarà a disposizione per incontrare i lettori allo Stand Edizioni Effetto – Padiglione 3 N75, dalle ore 13:00 alle 20:00 di Domenica 12 Maggio.

Lo ripeto ANDATELO A SENTIRE. Il mondo si cambia tutti insieme, uno scalino alla volta, e invertire la rotta tossica della plastica tout court vale almeno tre gradoni, ma belli grandi. Per non parlare dell’aspetto medico, alimentare, tessile, eccetera eccetera, collegata a questa strana pianta. Chi alla parola canapa pensa immediatamente a una canna accesa in piazzetta da pericolosi soggetti non è solo stupido: è in malafede.

Gracis lo urlerà forte e chiaro domenica a Torino.
Fatevi un favore, andatelo a sentire.

Federico Traversa

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